Il Contesto di realizzazione del progetto.

L’allevamento bufalino rappresenta una delle principali attività agricole presenti in Regione Campania: basti pensare che l’indotto della filiera si aggirerebbe intorno al 20% del PIL Campano (considerando allevamento e trasformazione), offrendo lavoro ad oltre 15.000 addetti. Del resto, come evidenziato nell’analisi di contesto della Regione Campania, è uno dei pochi settori zootecnici in costante crescita. Inoltre va considerato che gli addetti della filiera hanno per circa il 40% un’età inferiore a 40 anni, a dimostrazione del ruolo cardine svolto dalla filiera bufalina nel ridurre il fenomeno della disoccupazione giovanile. In base ai dati dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica (BDN Teramo), al 31 Marzo 2018 sono presenti in Campania 1.273 aziende bufaline (57,0% del totale presente sul territorio nazionale) e 295.645 capi (74% del patrimonio Italiano). Il notevole sviluppo della filiera va ricercato nella valorizzazione del prodotto finale che deriva da questo allevamento: la mozzarella di bufala Campana DOP, quarto formaggio DOP Italiano per esportazione e che, in base ai dati forniti dal Consorzio di tutela, ha assicurato nel 2016 un fatturato al consumo di oltre 600 milioni di euro

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